Il Mezcal è un particolarissimo liquore che ha qualcosa di leggendario nella sua composizione e nella sua storia. Si tratta di un prodotto tutto messicano, che fa a gara con la Tequila per essere il distillato più rappresentativo del paese. Ma quello che l’ha reso così famoso è sicuramente la storia legata al verme presente nella bottiglia, anche se oggi sono rimasti in pochissimi a produrre ancora il liquore in questo modo. Scopriamo di più!
Cos’è il Mezcal?
Il Mezcal è un liquore tipico messicano e si ottiene, proprio come la tqeuila, dalla fermentazione della pianta di Agave. Viene prodotto principalmente nel Messico meridionale, nello stato di Oaxaca, e può essere realizzato con diverse tipologie di agave. Quello che è importante è utilizzare solo la parte centrale della pianta: dopo che le foglie sono state tagliate, viene utilizzato soltanto il cuore, la parte più interna. Questa viene prima cotta in dei tradizionali forni interrati, poi schiacciato e infine lasciato a macerare in acqua e alcol per molti giorni. Una volta trascorso il tempo necessario (ci sono diverse versioni), il Mezcal viene sistemato in botti di legno, dove riposa per un periodo di tempo variabile, da due mesi a tre anni o anche più. Qui avviene la distillazione e, a seconda del tempo di riposo, si avrà un liquore dal colore più o meno scuro e dal sapore più o meno amaro.
E il verme?
Quello che ha reso il Mezcal un liquore quasi leggendario è sicuramente la presenza del verme all’interno della bottiglia. Di solito si usa un lepidottero o una larva commestibile di una farfalla che infesta l’agave. La larva viene aggiunta alla fine di tutto il processo di produzione, prima di imbottigliare il liquore.
Ci sono diverse leggende sul perché venga aggiunto il verme nella bottiglia di Mezcal. C’è chi dice che sia stata solo una trovata pubblicitaria e chi invece sostiene che la pratica risalga a oltre cent’anni fa, dopo la fine della rivoluzione messicana: inizialmente era una pratica diffusa durante le feste religiose, quando al mezcal venivano aggiunte piante per scopi medicinali oppure carne per scopi religiosi. Potrebbe quindi darsi che anche le larve venissero aggiunte per motivi cerimoniali.
Secondo altre ricostruzioni, l’abitudine di aggiungere il verme si diffuse invece negli anni Cinquanta. In quest’epoca, il governo americano chiese agli agricoltori messicani di fornirgli dei campioni di insetti che rovinavano i raccolti. In questo modo avrebbero potuto analizzarli. Per la spedizione, il governo chiese che gli insetti fossero racchiusi in bottiglie di alcol o mezcal. Questo spiegherebbe anche perché in alcuni Mezcal di diverse zone del Messico si trovano non solo larve e vermi ma anche cimici e scorpioni.
L’aggiunta di un verme nel Mezcal darebbe un aroma particolare e, secondo alcuni, avrebbe addirittura proprietà afrodisiache! Secondo un’altra leggenda invece è un modo per verificare la qualità del liquore: se la larva resta intatta, il Mezcal sarà sufficientemente puro.